Attualità
Ritiro di Presta va rispettato
Lucio Presta si è ritirato per gravi motivi personali che farebbero tremare le vene ai polsi a tutti. Ma il progetto politico che aveva messo in campo insieme al Centrosinistra ed ad una vasta alleanza civica contro chi, in questi anni ha letteralmente occupato il Comune con interessi particolari se non addirittura privati, resta in campo. Noi lo porteremo avanti alla faccia degli sciacalli e degli avvelenatori di pozzi che continuano ad imperversare anche in queste ore. #andiamoavanti
Sgarbi assessore a Cosenza non è una proposta seria
Voglio fare outing con il prof. Sgarbi: ebbene si, sono sovrappeso, dica pure obeso, e come diremmo a Cosenza: “Eh moh?”.
Sgarbi non smentisce il suo tratto, la tendenza al turpiloquio ed all’offesa personale, il trascinare la contrapposizione politica, anche polemica, sul piano della rissa.
Le diffamazioni, quelle presunte e quelle reali si discuteranno, se sarà il caso, in Tribunale.
Anche se – per vero – l’infantilismo elementare degli ultimi insulti (“obeso e incontinente”) m’hanno piuttosto riportato all’età felice, al punto che dovrei forse dire tutto alla maestra, più che invocare il giudice !!!
Non sfugge a nessuno, tuttavia, che l’accanimento polemico di Vittorio Sgarbi contro di me è piuttosto il frutto dei/delle soliti/solite suggeritori/suggeritrici locali, usi all’antica pratica dell’avvelenamento dei pozzi e che credono di poter utilizzare il noto critico d’arte come oggetto contundente contro gli avversari politici. Continua a leggere
Buon 25 aprile
Risposta di un modesto “professore di periferia” al prof. Vittorio Sgarbi.
Questa campagna elettorale per le elezioni amministrative di Cosenza ha già prodotto un paradosso: l’annuncio di una querela per diffamazione dall’uomo più querelato per diffamazione d’Italia !!!
Voglio subito tranquillizzare il prof. Vittorio Sgarbi: nella mia vita ho sempre fatto polemiche di contenuto esclusivamente politico, e qualora fossi chiamato a difendermi davanti ai giudici, sono sicuro che non si potrà che dimostrare che è stato così anche nella polemica con lui.
Nel merito, infatti, a chiunque avesse voglia di approfondire i temi che tanto scuotono il prof. Sgarbi, sarà agevole rinvenire (anche in internet) ampia documentazione di quanto da me riportato.
Mi viene da aggiungere che il contraddittorio giudiziario anticipato da Sgarbi potrà essere altresì sede per avere ragione piuttosto dei toni (questi davvero diffamatori della mia persona!!) della sua replica; con le pesanti, quanto gratuite, affermazioni espresse sui miei titoli professionali conseguiti all’Università della Calabria, ateneo tutt’altro che in declino e, anzi, prestigiosa fucina di tante intelligenze di questa terra. Continua a leggere
Per Cosenza utilizziamo i nostri “gioielli di famiglia”
La proposta di affidare a Vittorio Sgarbi l’assessorato alla Cultura trasuda di provincialismo subalterno ed anche un tantino straccione.
Evidentemente Mario Occhiuto ritiene che i cosentini abbiamo l’anello al naso e si lascino abbindolare da annunci ad effetto o che non conoscano la storia politica ed amministrativa di Vittorio Sgarbi che da anni percorre in lungo e in largo lo Stivale come candidato ed amministratore di comuni i cui cittadini, da San Severino Marche a Salemi (dove l’amministrazione è stata sciolta per infiltrazioni mafiose) sono ancora traumatizzati per i disastri da lui prodotti.
E’ da almeno un ventennio poi che ascoltiamo le chiacchiere e le esternazioni di Vittorio Sgarbi sul Centro storico di Cosenza.
Insomma, se è Sgarbi la soluzione che il centrodestra cosentino e Mario Occhiuto intendono offrire per recuperare l’identità culturale di Cosenza siamo davvero alla frutta.
Il rilancio e la valorizzazione della vocazione culturale di Cosenza, il recupero e l’implementazione di politiche di sviluppo del suo Centro storico sono, invece, questioni assai più serie ed importanti per poter essere affidate ad un ormai attempato frequentatore di talk show.
Cosenza ha bisogno di sprovincializzarsi: è arrivato il momento di ritrovare quella dimensione profondamente progressiva e illuminata che, partendo da una “cosentinità” orgogliosamente rivendicata e autenticamente vissuta, sia in grado di proiettarsi in una dimensione più ampia, nazionale ed europea. Continua a leggere
Se il recupero del Centro Storico di Sgarbi è questo, poveri noi…
Pare che ieri sera Vittorio Sgarbi, che ricordo a tutti, prima di essere un assiduo frequentatore dei talk show, è uno storico dell’arte, abbia affermato, parlando del Centro storico di Cosenza: “Meglio un crollo che un cattivo restauro”. La cosa peggiore è che quella del critico show man non è una battuta provocatoria. Bisognerebbe avvertire Sgarbi che il candidato che è venuto a sponsorizzare a Cosenza da anni lo ha preso in parola. In questi anni il Centro storico di Cosenza è stato infatti tutto un crollo e nessun restauro. Anzi, alcuni pregevoli beni, come la chiesetta dell’Ecce Homo a Portapiana (che ricordo a tutti era la porta storica della città) sono stati impacchettati in costose e bruttissime scatole di ferro o chiusi con più povere assi di legno. Che dire poi di quei discutibili e storiograficamente improbabili pannelli dipinti che sono stati appesi su alcuni muri della Città vecchia ? Si è preferito infatti nascondere i segni del decadimento ma anche della storia, rinunciando anche ai più semplici interventi di messa in sicurezza dei beni culturali e delle persone. Insomma se la soluzione dei problemi del Centro storico di Cosenza secondo Mario Occhiuto sta nella figura di Vittorio Sgarbi c’è da essere seriamente preoccupati. Ancora oggi, infatti, i cittadini di Salemi e di San Severino Marche ricordano con apprensione i disastri provocati da Sgarbi sindaco. Che il candidato Mario Occhiuto lo proponga assessore a Cosenza rappresenta la prova evidente del vecchio adagio: “Dio li fa e poi li accoppia”.
Stop al terrorismo…
Barack Obama a Cuba
I veri scheletri negli armadi
Una sostenitrice di Mario Occhiuto pubblica come se fosse cosa scandalosa la notizia che Luigi Guglielmelli sarebbe nella struttura dell’assessore Federica Roccisano. Luigi Guglielmelli, per chi non lo sapesse, oltre ad essere il segretario provinciale del PD è anche un valente avvocato. Luigi Guglielmelli non è andato ad occupare il posto di un funzionario amministrativo né è stato chiamato come consulente ma, da politico, a svolgere una funzione politica in una struttura politica. Dove starebbe il problema? Dove lo scandalo ? È come se ci si lamentasse che un medico è pagato per fare il medico. Continua a leggere
Bugie e maldestra propaganda di Mario Occhiuto
Le bugie dell’ex sindaco Occhiuto non finiscono mai e con esse l’arroganza o la non rassegnazione alla incontrovertibile realtà di non essere più sindaco.
In una nota inviata agli organi di stampa, afferma che il distretto della cybersecurity visitato ieri dal premier Renzi, è una sua creatura.
NIENTE DI PIÙ FALSO!
Il distretto nasce da un progetto cofinanziato dal Miur con partner istituzionali (Università della Calabria) aziende pubbliche (Poste Italiane) e aziende private (tra cui NTT data e ADS) per realizzare un centro di eccellenza della ricerca sulla sicurezza informatica.
Poiché Poste ha deciso di localizzare il centro di ricerca presso il vecchio edificio delle cosiddette Poste Vecchie di Piazza Crispi, ha inevitabilmente dovuto coinvolgere il Comune per le autorizzazioni edilizie. Continua a leggere