Archivi del mese: novembre 2016

Uomini che segnano la storia…

Fidel Castro

Ci sono uomini che, con le loro azioni, giuste e sbagliate che siano, segnano la storia dei tempi che vivono e quello delle generazioni future. Tutto si potrà dire di Fidel Castro ma nessuno potrà mai negarne il ruolo di avere saputo portare una piccola isola marginale al centro della storia del mondo. Fu vera gloria ? A volte si, a volte no. Nessuno comunque potrà scrivere una storia del secolo breve senza incrociare il nome di Fidel Castro Ruz. Adios, Fidel…

Caro Matteo…

Commemorazione di Matteo BaroneMatteo Barone

Caro Matteo,

oggi non c’ero a ricordarti come avrei voluto, come avresti meritato. Ma come sai e come sanno i tuoi genitori, le alterne vicende della vita mi hanno portato lontano da Paola, dalla tua scuola, dalla nostra scuola. È passato un anno da quel maledetto pomeriggio che ti portò via ma il dolore e la rabbia per la tua assenza non ci abbandona.

Oggi la tua scuola ti ricorda, tuo fratello percorre gli stessi corridoi che hai percorso tu, qui sono i tuoi amici, i tuoi insegnanti, un pezzo del tuo mondo continua a vivere, nonostante questo dolore assurdo.
Molto si deve alla tua splendida famiglia se questo dolore comunque non ci impedisce la speranza. Oggi non mi resta che abbracciarti ancora una volta, ragazzo mio, e a serbare nel mio cuore il tuo ricordo e il privilegio di avere avuto la possibilità di essere parte della tua vita come insegnante e di avere incontrato il tuo sorriso su questa terra. Continua a leggere

La pedagogia per il recupero dei webeti

Webeti

Scusate se insisto, non sono diventato all’improvviso un bacchettone moralista o un moderato doroteo. Sono, invece, profondamente convinto che tutte le persone che non hanno mandato il cervello all’ammasso devono condividere una battaglia pedagogica contro il webetismo, contro coloro cioè che usano i social come sfogatoio di impulsi irrazionali e non come luogo bello, largo, democratico di confronto di idee e posizioni. L’ideologia del bar dello sport c’è sempre stata ma in passato i corpi intermedi (partiti, sindacati, associazionismo, ecc.) svolgevano un efficace ruolo di filtro contro atteggiamenti e situazioni che, se lasciate sole a svilupparsi, alimentavano rabbia e rancore sociale senza sbocchi democratici e di avanzamento reale delle istanze popolari. Ecco perché tutti, pur conservando con determinazione le nostre posizioni politiche e culturali, dobbiamo lavorare perché il dibattito pubblico non degeneri. Quando ciò è accaduto storicamente abbiamo poi dovuto faticosamente raccogliere i cocci. Molto devono fare le classi dirigenti, non c’è dubbio, ma se cominciamo noi non è male.

L’algoritmo “Scarrelli ? Ti banno…”

Algoritmo

Sarebbe bello se esistesse un programmino con un algoritmo tipo “Scarrelli? Ti banno” con il quale eliminare inesorabilmente i commenti su Facebook che contengono parole tipo: “zoccola, cornuto, troia, stronzo” e tutti gli insulti conosciuti anche nelle loro versioni dialettali. Stesso dicasi per video, foto e disegnini di dubbio gusto. E magari anche per censire e calmierare i commenti scunchiudenti e fuori tema ma lì la vedo più dura. Insomma sarebbe bello un programma che regoli la buona educazione. Che, però, non dovrebbe avere bisogno di algoritmi per essere applicata…

Stendiamo un pietoso velo…

Il velo pietoso

Non mi appassiona questo agitare forche sulla vicenda delle presunte firme false dei grillini a Palermo. Se ci sono risvolti penali sarà la magistratura ad accertarlo. Certo emerge un quadro desolante di superficialità, una certa ignoranza delle norme (anche nei vertici che cercano di metterci maldestramente una pezza), un gioco a “fricacumpagno” tra gli stessi componenti di una organizzazione, ecc. Io ci stenderei sopra un pietoso velo…

Intervista a www.cosenza.informa.it

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“Basta con le lagne di Occhiuto. Sgarbi ?

Non pervenuto”

Parla Gabriele Petrone, esponente dem: “La rimborsopoli regionale? Né Guccione né Adamo hanno preso un euro”.

Gino Paoli anni fa cantava “Eravamo quattro amici al bar”. Una canzone che può benissimo essere adattata a Enza Bruno Bossio, Nicola Adamo, Carlo Guccione e Gabriele Pertone, tutti componenti di spicco del Pd cosentino e regionale. Amici con le stesse vedute politiche, compagni di tante battaglie. Fino a quando uno dei “quattro degli amici del bar”, Carlo Guccione, decide di intraprendere un cammino alternativo. E da Gino Paoli si passa a Claudio Baglioni con la sua “E adesso la pubblicità”. Già perché, da quando il consigliere regionale ha deciso di tracciare un solco tra lui e gli ex amigos, il partito democratico calabrese ha acuito la sua crisi. Ora, è come se i vari esponenti fossero protagonisti di telenovela che alterna momenti di quiete ad altri di lite e situazioni di disagio. Con soggetti alla ricerca di una identità perduta e altri che sono andati avanti nel segno della coerenza. Tra questi ci sta appunto, Gabriele Petrone che ha rilasciato un’intervista a Cosenzainforma. Leggi tutto

Il sequestro di piazzetta Toscano è la dimostrazione del disinteresse di Occhiuto

Foto Piazzetta Toscano

I fatti, purtroppo per il Sindaco di Cosenza, sono testardi. Il sequestro da parte dell’Arma dei Carabinieri dell’area archeologica di Piazzetta Toscano assume, infatti, un valore quasi simbolico delle non scelte e delle scelte sbagliate di questa amministrazione.

Mentre si annunciano in pompa magna, tra le contestazioni degli esperti del settore a livello internazionale, gli scavi alla ricerca di tesori che non ci sono, si inaugurano statue ad un re la cui vicenda legata a Cosenza è più mito che storia, si spendono quasi 500mila euro per le luminarie, il patrimonio archeologico e culturale reale, storicamente accertato e rinvenuto della nostra città è abbandonato all’incuria e sommerso dai rifiuti. Auspichiamo che le indagini connesse al sequestro accertino in tempi brevi le responsabilità di chi, per dolo o inerzia o sciatto disinteresse ha consentito che questo scempio avvenisse. Continua a leggere

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