Gabriele Petrone

Non rompersi la testa…votiamo Si

Baarìa

Finalmente è finita questa lunga campagna referendaria.

Non mi va di fare qui una analisi di come sia stata: diciamo che certe cose ce le potevamo risparmiare tutti, chi più chi meno.

Una cosa è certa, al netto degli insulti, delle bugie e delle sciocchezze apodittiche diffuse a piene mani, comunque in queste settimane si è parlato di politica, di Costituzione, del futuro del nostro Paese. E questo, al di là di chi vincerà, è una cosa positiva per la democrazia.

Per quanto mi riguarda, a cinquant’anni, vorrei dire ai quattro o cinque che mi leggono, che il Si è l’unico voto che ha un senso.

Sulle questioni di merito ho avuto modo di discutere sui social e in decine di iniziative e confronti sul territorio e non ci ritorno.

Voglio qui limitarmi ad una sola considerazione politica: con il Si la nostra democrazia potrà fare un passo in avanti in termini di efficacia ed efficienza del suo funzionamento. Continua a leggere

Uomini che segnano la storia…

Fidel Castro

Ci sono uomini che, con le loro azioni, giuste e sbagliate che siano, segnano la storia dei tempi che vivono e quello delle generazioni future. Tutto si potrà dire di Fidel Castro ma nessuno potrà mai negarne il ruolo di avere saputo portare una piccola isola marginale al centro della storia del mondo. Fu vera gloria ? A volte si, a volte no. Nessuno comunque potrà scrivere una storia del secolo breve senza incrociare il nome di Fidel Castro Ruz. Adios, Fidel…

Caro Matteo…

Commemorazione di Matteo BaroneMatteo Barone

Caro Matteo,

oggi non c’ero a ricordarti come avrei voluto, come avresti meritato. Ma come sai e come sanno i tuoi genitori, le alterne vicende della vita mi hanno portato lontano da Paola, dalla tua scuola, dalla nostra scuola. È passato un anno da quel maledetto pomeriggio che ti portò via ma il dolore e la rabbia per la tua assenza non ci abbandona.

Oggi la tua scuola ti ricorda, tuo fratello percorre gli stessi corridoi che hai percorso tu, qui sono i tuoi amici, i tuoi insegnanti, un pezzo del tuo mondo continua a vivere, nonostante questo dolore assurdo.
Molto si deve alla tua splendida famiglia se questo dolore comunque non ci impedisce la speranza. Oggi non mi resta che abbracciarti ancora una volta, ragazzo mio, e a serbare nel mio cuore il tuo ricordo e il privilegio di avere avuto la possibilità di essere parte della tua vita come insegnante e di avere incontrato il tuo sorriso su questa terra. Continua a leggere

La pedagogia per il recupero dei webeti

Webeti

Scusate se insisto, non sono diventato all’improvviso un bacchettone moralista o un moderato doroteo. Sono, invece, profondamente convinto che tutte le persone che non hanno mandato il cervello all’ammasso devono condividere una battaglia pedagogica contro il webetismo, contro coloro cioè che usano i social come sfogatoio di impulsi irrazionali e non come luogo bello, largo, democratico di confronto di idee e posizioni. L’ideologia del bar dello sport c’è sempre stata ma in passato i corpi intermedi (partiti, sindacati, associazionismo, ecc.) svolgevano un efficace ruolo di filtro contro atteggiamenti e situazioni che, se lasciate sole a svilupparsi, alimentavano rabbia e rancore sociale senza sbocchi democratici e di avanzamento reale delle istanze popolari. Ecco perché tutti, pur conservando con determinazione le nostre posizioni politiche e culturali, dobbiamo lavorare perché il dibattito pubblico non degeneri. Quando ciò è accaduto storicamente abbiamo poi dovuto faticosamente raccogliere i cocci. Molto devono fare le classi dirigenti, non c’è dubbio, ma se cominciamo noi non è male.

L’algoritmo “Scarrelli ? Ti banno…”

Algoritmo

Sarebbe bello se esistesse un programmino con un algoritmo tipo “Scarrelli? Ti banno” con il quale eliminare inesorabilmente i commenti su Facebook che contengono parole tipo: “zoccola, cornuto, troia, stronzo” e tutti gli insulti conosciuti anche nelle loro versioni dialettali. Stesso dicasi per video, foto e disegnini di dubbio gusto. E magari anche per censire e calmierare i commenti scunchiudenti e fuori tema ma lì la vedo più dura. Insomma sarebbe bello un programma che regoli la buona educazione. Che, però, non dovrebbe avere bisogno di algoritmi per essere applicata…

Stendiamo un pietoso velo…

Il velo pietoso

Non mi appassiona questo agitare forche sulla vicenda delle presunte firme false dei grillini a Palermo. Se ci sono risvolti penali sarà la magistratura ad accertarlo. Certo emerge un quadro desolante di superficialità, una certa ignoranza delle norme (anche nei vertici che cercano di metterci maldestramente una pezza), un gioco a “fricacumpagno” tra gli stessi componenti di una organizzazione, ecc. Io ci stenderei sopra un pietoso velo…

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