Nicola Adamo

Ciao, cara Rita…

Immagine Cosenza Vecchia

Immagine Cosenza Vecchia

Si è spenta stamattina a Bologna Rita Barca Adamo, mamma di Nicola Adamo. Rita era donna forte e volitiva, legata alla storia di Cosenza Vecchia. Sono ancora tanti a ricordarla quando si recava nella sua piccola attività commerciale in Piazza Ortale di fronte a San Gaetano a Cosenza o quando andava, il 13 dicembre a Santa Lucia per esprimere una sua antica devozione.
Rita esprimeva pienamente caratteri più autenticamente popolari delle donne cosentine, nella dedizione alla famiglia e agli autentici valori di solidarietà e rigore morale.
Mancherà davvero a tutti.
I compagni e gli amici del Circolo PD “Centro Storico e Frazioni” si stringono in un grande e affettuoso abbraccio attorno al figlio Nicola, alla figlia Franca, ai nipoti Rita, Ciccio e Filippo, alla nuora Enza Bruno Bossio.

Perché certe parole non possono essere usate…

Parole a vanvera

Se la si smettesse di parlare a vanvera e si uscisse finalmente dalla retorica dei pregiudizi anticalabresi forse si capirebbe perché nella famosa assemblea del PD di Cosenza l’uso di parole come “capibastone” ha provocato una reazione così veemente e dura. Dire “capobastone” a chi ha avuto la macchina incendiata (come l’assessore Damiano Covelli e l’allora segretario del Circolo e consigliere comunale Raffaele Zuccarelli) e l’attenzione delle lettere anonime e delle minacce (come Nicola Adamo) dei veri “capibastone” della delinquenza organizzata è una offesa intollerabile. Se si fosse assistito al dibattito fino in fondo queste cose sono state dette in quasi tutti gli oltre 20 interventi di quella sera. Sono queste le cose che il sig. Reale dovrebbe capire. E magari Boccia sull’uso di questo linguaggio dovrebbe promuovere una vera discussione nella commissione di garanzia. Perché i democratici calabresi sono stati sempre le prime vittime dei “capibastone”. Altro che balle.

Il futuro ha radici antiche. 25 aprile di memoria a Cosenza

Strade di LiberazioneStrade di Liberazione 4

Oggi i nostri ragazzi del Circolo GD “Aldrovandi” di Cosenza hanno aderito alla iniziativa promossa dall’ANPI “Strade di Liberazione”. Come Circolo PD “Centro Storico e Frazioni” li ringraziamo per la loro iniziativa e per avere scelto due luoghi simbolici per Cosenza: le scalinate di via Sertorio Quattromani dove fu ferito mortalmente Paolo Cappello, militante socialista e antifascista il 14 settembre del 1924.
Significativa la presenza tra i GD oggi di Francesco Adamo, bisnipote di Nicola Adamo che proprio quella sera, uscito per soccorrere Paolo Cappello, fu aggredito e lasciato tra la vita e la morte. In ospedale fu posto nella stanza a fianco di Paolo Cappello e sopravvisse al suo fraterno amico e poté vedere la Liberazione e la democrazia. Poi i ragazzi si sono spostati a via Bendicenti dove hanno ricordato Donato Bendicenti, avvocato comunista calabrese medaglia d’argento che fu trucidato dalle SS di Kappler alle Fosse Ardeatine il 24 marzo del 1944.
Grazie ragazzi, il futuro ha radici antiche.
Strade di Liberazione 2 Strade di Liberazione 3

Strade di Liberazione 5 Strade di Liberazione 6

Fare politica è diventato un reato

Giustizia e Giustizialismo

A leggere quanto emerge dalle carte dell’ennesima inchiesta fare politica e assumere conseguenti scelte amministrative è diventato un reato in Calabria. Persino sfiduciare un sindaco, come prevede la legge e la Costituzione repubblicana (sic). Ovviamente anche questa inchiesta sarà smontata in sede di verifica giudiziaria. Ma intanto il danno è fatto. Ed è un messaggio assai pericoloso quello che si veicola. La democrazia? La giustizia vera ? Meglio di no.

La commedia dell’assurdo

Giustizia

L’inchiesta relativa a Piazza Bilotti che coinvolge il Presidente della Regione Mario Oliverio, la deputata del PD Enza Bruno Bossio e l’ex consigliere regionale Nicola Adamo sta mostrando nel merito tutta la sua debolezza. Lo dimostra l’evidente ridimensionamento dell’impianto accusatorio che sta emergendo in sede di riesame e di Cassazione per gran parte degli indagati. Sarà così anche per gli altri, al di là del clamore mediatico che si cerca di tenere vivo. Certo, per quanto riguarda la deputata Bruno Bossio siamo al paradosso. Insomma chi pretende che sia rispettata la legge e che a persone non più sindaco o assessore sia impedito di ispezionare un cantiere risulta indagato. Chi quel cantiere ispezionava abusivamente no. Siamo all’assurdo. La campagna elettorale per via giudiziaria è iniziata. Siamo certi che anche questa storia si chiuderà come le altre, in una bolla di sapone. Ma i danni alla credibilità delle istituzioni chi potrà mai ripararli ?

 Fatto di Calabria

Caro Nicola Adamo, questa sera non andare da Giletti

Non è l'Arena

Caro Nicola,
ho letto sul Quotidiano della Calabria di oggi che stasera sarai ospite della trasmissione su la 7 “Non è l’Arena” condotta da Massimo Giletti.
Poiché, nonostante la frequentazione tra di noi e il continuo scambio di opinioni non hai inteso comunicarmi questa tua decisione, sento il dovere di chiederti pubblicamente di non partecipare.
Stasera immagino tu sarai la vittima designata di questa trasmissione.
Sarai oggetto di un processo mediatico e alla tua presenza sarà buttato fango sulla Calabria.
Magari tu credi che potrai argomentare.
Tu credi che riuscirai a spiegare quanta demagogia c’è nella proposta di abolizione dei vitalizi ?
Secondo me non te lo consentiranno.
Non ti faranno parlare, anzi, secondo me ti faranno passare per un simbolo della casta.
Loro si avvalgono di un pubblico che è chiamato a presenziare in studio solo per claque contro di te.
Utilizzeranno tecniche video ed audio per evidenziare solo aspetti negativi contro di te e poi ci sarà Giletti che non ti lascerà spazio perché è lui il vero protagonista dell’Arena.
Noi sappiamo che non è così. Ti conosciamo così come ti conoscono  e ti stimano decine e decine di migliaia di calabresi.
Per questo ti prego, per l’amicizia che ci lega e per ciò che tu rappresenti di non prestarti a questo gioco al massacro.
Snobbali come spesso, sempre, hanno snobbato noi.
Con l’affetto di sempre, il tuo amico

 

Gabriele Petrone

Ripartire per ricostruire. Dibattito del I circolo PD di Cosenza.

Assemblea I Circolo Cosenza

Appassionato dibattito nel I Circolo di Cosenza. Il disastro del voto del 4 marzo rischia di cancellare la prospettiva della sinistra riformista in Italia e in Calabria.
Per questo occorre da subito, ripartire per ricostruire.

Assemblea I Circolo Cosenza 5 Assemblea I Circolo Cosenza 4 Assemblea I Circolo Cosenza 3 Assemblea I Circolo Cosenza 2 Continua a leggere

Martedì 27 marzo a Cosenza Assemblea aperta del I Circolo PD “Centro Storico e Frazioni”.

Assemblea aperta del I Circolo PD del Centro Storico

Si terrà martedì 27 marzo alle ore 17,00 presso il Chiostro di San Domenico a Cosenza (ex Caserma Fratelli Bandiera) l’Assemblea del I Circolo PD “Centro Storico e Frazioni” con all’ordine del giorno l’analisi del voto che si è registrato in città alle elezioni politiche del 4 marzo u.s.
Dopo l’introduzione del segretario Gabriele Petrone sarà chiamato a svolgere la relazione di analsi del voto Nicola Adamo.
Interverranno anche il segretario provinciale Luigi Guglielmelli e i parlamentari Enza Bruno Bossio ed Ernesto Magorno.
“Abbiamo voluto convocare un’assemblea aperta non solo agli iscritti ma anche ai simpatizzanti e a tutti quei cittadini che vogliono discutere e dire la loro sul futuro del PD”, ha affermato Gabriele Petrone.
“Il 4 marzo ha segnato una sconfitta storica della sinistra e del centrosinistra che richiede uno sforzo di analisi e una vera e propria rifondazione di impianto e cultura politica”, ha proseguito Petrone.
“Con la convocazione dell’assemblea puntiamo sul coinvolgimento di quanti vorranno essere protagonisti di un rilancio della presenza organizzativa del PD nella città di Cosenza, con l’obiettivo di operare una vera e propria rigenerazione del campo del centrosinistra”.

RASSEGNA STAMPA

Gazzetta del Sud del 20 marzo 2018

Il Redattore

StrettoWeb

Il Dispaccio

Grazie…

Convenzione 1

Ieri abbiamo tenuto il nostro congresso di circolo. Al di là del risultato delle singole mozioni ciò che riempie di soddisfazione è stata l’eccezionale partecipazione al voto dei nostri iscritti, in linea con i dati che si stanno registrando in Calabria e segnatamente nella Provincia di Cosenza. È una cosa che ci fa ben sperare nel futuro l’attaccamento al partito di tante compagne e compagni in uno dei momenti più difficili della nostra storia repubblicana. Resto convinto che nessuna riforma della politica sarà possibile in questo Paese senza grandi forze popolari e di massa. Uso il plurale non a caso perché la ricostruzione di grandi partiti che praticano al loro interno la democrazia è un problema che riguarda tutti, non solo il PD.

Lasciatemi dunque ringraziare tutti coloro che ieri hanno dedicato parte del loro tempo per partecipare ai nostri lavori. Un grazie particolare consentitemi infine di rivolgerlo ai compagni che, con il loro lavoro e il loro contributo politico ci hanno consentito di fare di ieri una vera e propria festa di partecipazione: Raffaele Zuccarelli, Damiano Covelli, Luigi De Cicco, Roberta Vivacqua, Domenico De Luca, Andrea Adamo.

Ringrazio inoltre Franco Ambrogio, Nicola Adamo, Enza Bruno Bossio, Luig Guglielmelli, Ernesto Magorno, per i loro interventi al nostro congresso, così come il garante Domenico D’Ambrosio, e i presentatori delle mozioni Enzo Damiano per la mozione Orlando e Marco Ambrogio per la mozione Emiliano. E avanti per fare ancora più grande questo nostro PD. Continua a leggere

Intervista a www.cosenza.informa.it

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“Basta con le lagne di Occhiuto. Sgarbi ?

Non pervenuto”

Parla Gabriele Petrone, esponente dem: “La rimborsopoli regionale? Né Guccione né Adamo hanno preso un euro”.

Gino Paoli anni fa cantava “Eravamo quattro amici al bar”. Una canzone che può benissimo essere adattata a Enza Bruno Bossio, Nicola Adamo, Carlo Guccione e Gabriele Pertone, tutti componenti di spicco del Pd cosentino e regionale. Amici con le stesse vedute politiche, compagni di tante battaglie. Fino a quando uno dei “quattro degli amici del bar”, Carlo Guccione, decide di intraprendere un cammino alternativo. E da Gino Paoli si passa a Claudio Baglioni con la sua “E adesso la pubblicità”. Già perché, da quando il consigliere regionale ha deciso di tracciare un solco tra lui e gli ex amigos, il partito democratico calabrese ha acuito la sua crisi. Ora, è come se i vari esponenti fossero protagonisti di telenovela che alterna momenti di quiete ad altri di lite e situazioni di disagio. Con soggetti alla ricerca di una identità perduta e altri che sono andati avanti nel segno della coerenza. Tra questi ci sta appunto, Gabriele Petrone che ha rilasciato un’intervista a Cosenzainforma. Leggi tutto

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