Piazzetta Toscano

Intervista a www.cosenza.informa.it

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“Basta con le lagne di Occhiuto. Sgarbi ?

Non pervenuto”

Parla Gabriele Petrone, esponente dem: “La rimborsopoli regionale? Né Guccione né Adamo hanno preso un euro”.

Gino Paoli anni fa cantava “Eravamo quattro amici al bar”. Una canzone che può benissimo essere adattata a Enza Bruno Bossio, Nicola Adamo, Carlo Guccione e Gabriele Pertone, tutti componenti di spicco del Pd cosentino e regionale. Amici con le stesse vedute politiche, compagni di tante battaglie. Fino a quando uno dei “quattro degli amici del bar”, Carlo Guccione, decide di intraprendere un cammino alternativo. E da Gino Paoli si passa a Claudio Baglioni con la sua “E adesso la pubblicità”. Già perché, da quando il consigliere regionale ha deciso di tracciare un solco tra lui e gli ex amigos, il partito democratico calabrese ha acuito la sua crisi. Ora, è come se i vari esponenti fossero protagonisti di telenovela che alterna momenti di quiete ad altri di lite e situazioni di disagio. Con soggetti alla ricerca di una identità perduta e altri che sono andati avanti nel segno della coerenza. Tra questi ci sta appunto, Gabriele Petrone che ha rilasciato un’intervista a Cosenzainforma. Leggi tutto

Il sequestro di piazzetta Toscano è la dimostrazione del disinteresse di Occhiuto

Foto Piazzetta Toscano

I fatti, purtroppo per il Sindaco di Cosenza, sono testardi. Il sequestro da parte dell’Arma dei Carabinieri dell’area archeologica di Piazzetta Toscano assume, infatti, un valore quasi simbolico delle non scelte e delle scelte sbagliate di questa amministrazione.

Mentre si annunciano in pompa magna, tra le contestazioni degli esperti del settore a livello internazionale, gli scavi alla ricerca di tesori che non ci sono, si inaugurano statue ad un re la cui vicenda legata a Cosenza è più mito che storia, si spendono quasi 500mila euro per le luminarie, il patrimonio archeologico e culturale reale, storicamente accertato e rinvenuto della nostra città è abbandonato all’incuria e sommerso dai rifiuti. Auspichiamo che le indagini connesse al sequestro accertino in tempi brevi le responsabilità di chi, per dolo o inerzia o sciatto disinteresse ha consentito che questo scempio avvenisse. Continua a leggere

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