Convenzione del I circolo PD “Centro Storico e Frazioni”.
Dibattito nel I Circolo PD “Centro Storico e Frazioni” in occasione della Convenzione per il Congresso 2019.
Gli iscritti hanno votato per i candidati alla carica di segretario nazionale del PD tra i candidati Nicola Zingaretti, Maurizio Martina, Roberto Giachetti, Francesco Boccia, Dario Corallo, Maria Saladino.
La convenzione del I Circolo ha avuto il seguente risultato: Zingaretti Nicola 285 voti, Giachetti Roberto 1, Boccia Francesco 9, Maurizio Martina 13, Corallo Dario 1, Maria Saladino 2.
Il Quotidiano del 20 gennaio 2019
“Nessun Viet Cong mi ha chiamato negro” – Mohamed Alì
La vera guerra del razzismo…
“Perché mi chiedono di indossare una divisa, andare a 10.000 miglia lontano da casa e lanciare bombe e proiettili sulle teste dei Vietcong quando i cosiddetti ‘negri’ della Louisiana sono trattati come cani e privati dei diritti umani?”
“Non ho nulla contro i Vietcong. Nessuno di loro mi ha mai chiamato negro”.
Muhammad Ali, 17 gennaio 1942 – 3 giugno 2016.
La pagella
Avevi 14 anni. Venivi dal Mali. Sei morto nel Mediterraneo mentre tentavi di venire in Europa per avere un futuro migliore. Nella tua giacchetta avevi la tua pagella, piena di bei voti. Forse volevi mostrarla a tutti noi, dimostrare che eri bravo a scuola, per dare il contributo della tua intelligenza a questo nostro mondo così chiuso ed egoista…Perdonaci. La lezione oggi l’hai data a noi.
A Cosenza gazebo PD contro la manovra delle bugie
De Andrè, il poeta contro l’ipocrisia.
Auguri di Buon 2019
Castelli show for ever
La coda di paglia
Il tradimento senza dignità.
Esistono diversi modi di tradire. Ci sono traditori che, ad esempio, riescono a mantenere, almeno in parte, una loro credibilità perché conservano il rispetto delle persone e del campo che si sceglie di abbandonare.
Conservano, cioè, una propria etica, che si può non condividere ma che si può rispettare.
Insopportabile e decisamente ripugnante, invece, è il tradimento nel quale, senza neppure sentire vergogna di se stessi, ci si erge a paladini di tutto ciò che prima si disprezzava profondamente, sostenendo il contrario delle convinzioni per le quali, a prescindere da tutto, si erano condotte vigorose battaglie ideali e culturali. Chi tradisce così è uno che rinnega se stesso vendendo la sua testa e il suo cuore.
Egli non è neppure un traditore. Non ha la dignità di un Giuda o di un Bruto. È solo un puro e semplice venduto. È uno che giudica gli altri sul metro del suo cuore meschino. Non merita considerazione. Neanche disprezzo. Soltanto indifferenza.
La vera lotta alla illegalità e gli improbabili fantini della tigre giustizialista.
Conosco Mario Oliverio da circa trent’anni.
Lo conosco dai tempi in cui, io segretario della giovanile, intervenni ad una manifestazione di solidarietà quando, giovanissimo assessore regionale all’agricoltura, ricevette una terribile intimidazione mafiosa: una testa di lupo mozzata davanti alla sua abitazione.
Pochi ricordano oggi quell’episodio, come non ricordano l’ultradecennale impegno contro la ndrangheta di Oliverio e di tanti come lui nei tempi funesti che stiamo vivendo.
Oliverio e tanti come lui non hanno mai cambiato idea sulla lotta intransigente contro ogni forma di illegalità.
Anche questa inchiesta finirà in una bolla di sapone. Ho letto l’ordinanza. Rilevo che per accuse uguali sindaci di grandi città non hanno avuto alcun provvedimento cautelare. Ma tant’è. Ci siamo sempre difesi nei processi e non dai processi. Sarà così anche questa volta.
Intanto sarebbe utile riflettere, tutti, a prescindere da come la pensiamo, sul fatto che, forse, non è la verità giudiziaria che si persegue ma solo fare esplodere l’ennesimo polverone mediatico.
Che qualcuno conta di poter cavalcare. Non sapendo che il giustizialismo è una tigre che disarciona tutti, anche gli improbabili fantini dell’ultima ora.
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