incidente stradale

Ciao Antonio…

Antonio Vetere

Antonio Vetere è stato mio alunno per solo un anno al “Pezzullo” cinque anni fa. Cerco e trovo nel ricordo il suo volto sorridente di mille speranze di un bravo ragazzo della nostra città….Ora non c’è più, portato via dalla maledetta strada una mattina di agosto. Quando accadono queste cose ti chiedi perché, ma sai che non avrai risposta. E ripeti a te stesso che non si può morire a ventitré anni. E ti chiedi se come adulti, genitori e insegnanti, potevamo fare di più. E anche qui sai che non avrai risposta… Ciao Antonio…

Con Antonio Vetere

Caro Matteo…

Matteo Barone

Caro Matteo,

Un pomeriggio come tanti nella tua Belvedere ti ha portato via. Ti ha portato via sulle ali di quella moto da te tanto amata e tanto odiata oggi da noi che non ti abbiamo più. Come se odiare un oggetto inanimato potesse consolarci della tua assenza, potesse placare il dolore con il dolce veleno della recriminazione.
Eppure, caro Matteo, la tua morte ci mette di fronte alle domande di sempre, quelle del se e del cosa potevamo fare e non abbiamo fatto, tutti, per evitare che tu ci lasciassi, che il tuo sorriso dolce di bambino appena sbocciato alla gioventù non si spegnesse. Ecco perché la tua morte per me, che ero solo uno dei tuoi insegnanti, ha anche il sapore della sconfitta educativa.

È questo il dolore più profondo: che il tuo non esserci più non riesca a farci evitare di segnare, ancora una volta, un altro nome sul registro delle assenze della vita.

(A Matteo Barone, V MAT, il tuo insegnante…)

Commenti
    Archivio