Vittorino Andreoli

L’insostenibile cultura dell’anti…

NO

Viviamo un’epoca per certi aspetti assurda.

Vittorino Andreoli qualche tempo fa la definiva l’epoca dell’uomo pulsionale che ha completamente soppiantato l’uomo moderno figlio della cultura occidentale.

L’identità ha cessato di essere frutto della sedimentazione di culture e si caratterizza come frutto di pulsioni irrazionali, come elemento che scaturisce dalla contrapposizione ad un nemico reale o immaginario che sia.

Nessuno ne è immune, basta guardarsi intorno.

Tutti ce l’hanno con qualcuno o qualcosa, pochi si interrogano su se stessi. Continua a leggere

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