Gabriele Petrrone
Ciao Filippo, un altro pezzo di vita che se ne va…
Non ce la faccio a pensare che non ci sei più amico mio. Eri un pezzo fondamentale della mia vita…Tu inglese cosentino, anzi turzanese, eri lo zio d’America dei miei figli, il fratello della nostra gioventù. Ti avevo conosciuto quarant’anni fa, ad un campeggio della FGCI a Sangineto dove eri arrivato con Gianfranco Stocco non parlavi una parola di italiano e comunicavamo con uno slang misto di inglese e calabrese…Ora mi affollano la mente i ricordi nostri, le giornate e le nottate passate insieme nel corso di questi anni in cui siamo invecchiati insieme e sono nato e cresciuti i nostri figli…Penso al nostro mondo di provincia e a quello grande e terribile in cui eri cresciuto in Inghilterra che ci portavi e ti portavi dentro…Ho sempre pensato che con noi sei stato felice pur in una vita, la tua, niente affatto semplice. Ti ho voluto bene Filippo e sono sicuro che da lì oggi ci stai sorridendo mandandoci affettuosamente a quel paese, ma non in inglese…




