elezioni amministrative Cosenza 2016

Le risposte inevitabili

10 domande a Mario Occhiuto

La si smetta di menar il can per l’aia e di parlare d’altro. Qui la questione non è attaccare l’ex sindaco in maniera più o meno ortodossa sui suoi debiti personali. I debiti non sono un reato. Il tema è capire se, atteso che il Comune, come terzo pagatore, ha già pagato debiti personali dell’ex Sindaco, in presenza di un inevitabile contenzioso si crea oggettivamente un caso di incompatibilità e, quindi, di ineleggibilità. È interesse di tutti i cittadini sapere con chiarezza come stanno le cose. Rispondendo nel merito e senza vittimismi. La chiarezza è il primo requisito di chi si candida a governare, o no ?

Risposta di un modesto “professore di periferia” al prof. Vittorio Sgarbi.

Professore

Questa campagna elettorale per le elezioni amministrative di Cosenza ha già prodotto un paradosso: l’annuncio di una querela per diffamazione dall’uomo più querelato per diffamazione d’Italia !!!

Voglio subito tranquillizzare il prof. Vittorio Sgarbi: nella mia vita ho sempre fatto polemiche di contenuto esclusivamente politico, e qualora fossi chiamato a difendermi davanti ai giudici, sono sicuro che non si potrà che dimostrare che è stato così anche nella polemica con lui.

Nel merito, infatti, a chiunque avesse voglia di approfondire i temi che tanto scuotono il prof. Sgarbi, sarà agevole rinvenire (anche in internet) ampia documentazione di quanto da me riportato.

Mi viene da aggiungere che il contraddittorio giudiziario anticipato da Sgarbi potrà essere altresì sede per avere ragione piuttosto dei toni (questi davvero diffamatori della mia persona!!) della sua replica; con le pesanti, quanto gratuite, affermazioni espresse sui miei titoli professionali conseguiti all’Università della Calabria, ateneo tutt’altro che in declino e, anzi, prestigiosa fucina di tante intelligenze di questa terra. Continua a leggere

Per Cosenza utilizziamo i nostri “gioielli di famiglia”

Cultura

La proposta di affidare a Vittorio Sgarbi l’assessorato alla Cultura trasuda di provincialismo subalterno ed anche un tantino straccione.

Evidentemente Mario Occhiuto ritiene che i cosentini abbiamo l’anello al naso e si lascino abbindolare da annunci ad effetto o che non conoscano la storia politica ed amministrativa di Vittorio Sgarbi che da anni percorre in lungo e in largo lo Stivale come candidato ed amministratore di comuni i cui cittadini, da San Severino Marche a Salemi (dove l’amministrazione è stata sciolta per infiltrazioni mafiose) sono ancora traumatizzati per i disastri da lui prodotti.

E’ da almeno un ventennio poi che ascoltiamo le chiacchiere e le esternazioni di Vittorio Sgarbi sul Centro storico di Cosenza.

Insomma, se è Sgarbi la soluzione che il centrodestra cosentino e Mario Occhiuto intendono offrire per recuperare l’identità culturale di Cosenza siamo davvero alla frutta.

Il rilancio e la valorizzazione della vocazione culturale di Cosenza, il recupero e l’implementazione di politiche di sviluppo del suo Centro storico sono, invece, questioni assai più serie ed importanti per poter essere affidate ad un ormai attempato frequentatore di talk show.

Cosenza ha bisogno di sprovincializzarsi: è arrivato il momento di ritrovare quella dimensione profondamente progressiva e illuminata che, partendo da una “cosentinità” orgogliosamente rivendicata e autenticamente vissuta, sia in grado di proiettarsi in una dimensione più ampia, nazionale ed europea. Continua a leggere

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