Dal film “Mississippi Burning. Le radici dell’odio”.

Mississippi Burning.  Le radici dell'odio. Locandina.

“Sai, quando ero un ragazzino, c’era un vecchio contadino negro che viveva lungo la strada da noi. Si chiamava Monroe. E lui era, uh, beh, suppongo che fosse solo un po’ più fortunato di quanto lo fosse il mio papà. Si era comprato un mulo. Era un grosso problema in quella città. Ora mio papà odiava quel mulo, perché i suoi amici lo prendevano in giro: “oh, hai visto Monroe uscire con il suo nuovo mulo?” e “Monroe affitterà un altro campo ora che ha un mulo”. E una mattina quel mulo fu trovato morto. Avevano avvelenato l’acqua. E dopo questo nessuno parlò di quel mulo a mio padre. Non se ne parlò più. Una volta, siamo andati al bar lungo la strada e abbiamo superato la casa di Monroe e abbiamo visto che era vuota. Aveva appena fatto le valigie e se n’era andato, immagino. Andato al nord, o qualcosa del genere. Ho guardato il viso di mio padre – e sapevo che l’aveva fatto. E ha visto che lo sapevo. Si vergognava. Immagino che si vergognasse. Mi guardò e disse: “Se non sei migliore di un negro, figlio, di chi sei meglio ?“. Era un uomo vecchio così pieno di odio che non sapeva che era la sua povertà ciò che lo stava uccidendo”.
Ci possiamo riflettere su ? Grazie.

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