Gabriele Petrone

Fascismo, altro che balle.

Luca Traini

Chi ha sparato a Macerata sarà mentalmente disturbato ma è un fascista. SA ed SS erano piene di psicopatici e delinquenti comuni che trovavano la legittimità alle loro nefandezze con l’ideologia. I regimi totalitari di destra e sinistra hanno fatto uso massiccio di certa gente, dov’è la novità? La democrazia è un’altra cosa, per fortuna. Ma la democrazia esige responsabilità, da parte di tutti. Prima di incitare all’odio razziale ci si pensi sopra 100 volte. C’è sempre lo psicopatico in ascolto che vuole passare dalle parole ai fatti. E ci si renda conto che quello che è successo ieri a Macerata è un salto di qualità assai preoccupante.

Né trasformismo né strabismo

Gli specchi deformanti

Chi scrive in passato ha avuto momenti di fortissima polemica con Giacomo Mancini finiti persino in Tribunale.

Mancini mi citò in sede civile quando era deputato ed io ero, come sono adesso, un semplice dirigente dei DS, sentendosi diffamato da un mio intervento sulla stampa.
La cosa finì con il mio pieno proscioglimento ma devo dire che la vissi piuttosto male, come un vero e proprio tentativo di intimidazione, visto che sempre ho condotto le mie polemiche politiche nel massimo rispetto delle persone.

Ci siamo ritrovati con Giacomo nel settembre del 2015, alla vigilia delle elezioni per il comune di Cosenza, in una iniziativa da lui organizzata nel cuore del Centro storico di Cosenza, a Largo Vergini, un luogo altamente simbolico per storia della sinistra cosentina. Mancini, lasciato il centrodestra si impegnò a costruire una lista a sostegno del candidato del PD a sindaco di Cosenza Carlo Guccione.

Non mi pare che all’epoca siano stati molti ad avere qualcosa da dire per la presenza di Mancini nella coalizione di centrosinistra, ma può essere che fossi distratto.

Oggi Giacomo è candidato, espressione di una delle liste che sostengono la coalizione di centrosinistra in Italia nel collegio di Cosenza, un collegio certamente non sicuro.
Avrebbe potuto starsene a casa, magari aiutare Orsomarso sottobanco per subentrargli come consigliere regionale.

Ha scelto invece di mettersi in gioco per affermare nettamente il carattere strategico della sua scelta di campo. E riportare la storia dei Mancini nella sua collocazione naturale, a sinistra.
Dopo gli errori del passato un atto di coraggio, che sarebbe da apprezzare. Ed io lo apprezzo, da uomo da sempre di sinistra. Tutti possono sbagliare: l’importante è assumersene le responsabilità. Giacomo lo ha fatto.

Pertanto gli lascerei fare la sua campagna elettorale in pace, con la sua faccia e la sua storia. E magari parlare di altri atti di vera incoerenza, come quella di un sottosegretario in carica del governo Gentiloni che candida suo figlio nelle liste di Forza Italia. Non dopo anni o in un’altra elezione, ma ora, in queste elezioni.

Perché, in politica, una cosa altrettanto insopportabile del trasformismo è lo strabismo.

La C News 24

Con Enza Bruno Bossio la #passionedellaragione

Con Enza

Con Enza Bruno Bossio in questa campagna elettorale con la #passionedellaragione. Enza è stata la parlamentare più presente in questi cinque anni. Non c’è stata questione di cui non si è occupata né comune dove è stata chiamata dove non sia andata. E spesso anche io con lei. Perché, al netto delle posizioni politiche di ciascuno, bisogna amare la propria terra per poterla servire. Ed Enza è fatta così, sempre in prima linea con amore e passione per quello che fa. Ve lo dice uno che la conosce bene e le vuole bene, da sempre. In bocca al lupo, amica mia…

Le rose senza pane

Un asilo nidoPonte di Calatrava

Ci sono due notizie oggi sui giornali: l’inaugurazione del ponte di Calatrava e il taglio dei posti disponibili negli asili nido della città. È l’emblema stesso di questa amministrazione: grandi opere, peraltro concepite da altri e servizi zero. Per cultura non sono contro le grandi opere. Soprattutto quando le loro radici risalgono ai tempi in cui si progettavano grandi opere e si garantivano i servizi. Ma è qui la differenza tra buone e cattive amministrazioni. Perché il buon governo garantisce sia il pane che le rose.

La storia la cambiano gli uomini che sentono la responsabilità della politica

L'ora più buia - Winston Churchill

Stasera ho visto un film bellissimo. Ne consiglio la visione a tutti, a cominciare dai miei studenti.
Uno straordinario Gary Oldman interpreta Winston Churchill nel momento più difficile della sua lunghissima vita politica, quando diventa Primo Ministro nello stesso momento in cui le armate di Hitler stanno invadendo la Francia ed hanno già soggiogato mezza Europa.

Churchill diventa Primo Ministro perché l’unico riconosciuto leader di un governo di coalizione nazionale in grado di garantire la conduzione della guerra contro Hitler senza i cedimenti del suo predecessore, Neville Chamberlein il quale, nei fatti, aveva aperto la strada al dittatore tedesco con la sua politica dell’appeasement.

Il film descrive quelle prime settimane del governo Churchill, le ostilità attorno ad un uomo che era sempre sembrato sopra le righe, al centro della politica inglese da trent’anni, discusso ma straordinariamente coraggioso e lucido nella sua comprensione del nazismo e dei suoi pericoli sin dai suoi albori.

Un uomo abile politicamente ma anche pieno di dubbi nei momenti difficili che richiedevano scelte fondamentali.
Un conservatore che aveva il senso drammatico della storia e il sufficiente realismo per affrontarla.
Un uomo capace di assumersi le sue responsabilità nei momenti giusti.

Un film da vedere per capire anche quello che dovrebbe essere la politica oggi.

Par condicio.

Bandiera del PD

Ragazzi, lo dico a tutti, amici e conoscenti. Sono del PD, voto PD e mi batto per il PD. Con convinzione e orgoglio. E ne spiegherò le ragioni. Ognuno voti quello che vuole, faccia la propaganda che vuole ma non pensi di poter fare propaganda con me. E’ inutile.

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