Cultura

Goodbye Alì…

Ali In Training

Sei stato grande, sei stato nobile, sei stato leale sul ring e fuori.

E quando è venuto il momento di scegliere tra i tuoi ideali e le tue convenienze non hai avuto esitazione a scegliere i primi. Per poi tornare, più grande e forte di prima quando nessuno scommetteva nulla su di te. Mi ricordo bambino vedere i tuo incontri con mio padre sulla TV in bianco e nero, ricordo la tua forza straordinaria, il tuo coraggio e il tuo cuore generoso. Rivedendo il film a te dedicato con mio figlio mi è venuto facile indicarti come esempio.

Oggi il mondo piange un uomo che ha reso vera la parola “campione”. Goodbye Alì…

Il valore irrinunciabile del voto

Scheda Referendum Istituzionale

Guardatela bene…è la scheda con la quale settant’anni fa le donne e gli uomini d’Italia decisero il loro futuro. Per oltre vent’anni la dittatura fascista aveva negato la possibilità e l’utilità del voto. Non dimentichiamo mai il valore irrinunciabile del voto. Votare è un diritto e non è mai inutile…

Se questa è arte…

Uccisione del maiale nei Bocs Art

Insomma, pare che in un Bocs Art di Cosenza si sia svolta una pièce teatrale, pagata pare dal comune, che prevedeva l’uccisione di un maiale. Il tutto viene ripreso in un video che fa il giro del web e suscita la reazione dell’Ente Nazionale Protezione Animali. In effetti si vede un maiale che viene legato sommariamente e rozzamente sgozzato tanto da produrre nel povero animale una agonia lunga e inutile, con il sangue che si sparge copiosamente sul terreno. Non so cosa ci sia di artistico in tutto ciò ma, laicamente, posso concedere il beneficio del dubbio. Certamente non pagherei il biglietto per vedere sta cosa, né, se fossi amministratore la pagherei con soldi pubblici. So anche che l’uccisione del maiale è una cosa seria e praticata da millenni in Calabria. È tanto seria che chi la compie lo fa con un grande rispetto per l’animale che viene immobilizzato, il colpo di coltello è netto tanto da impedire inutili sofferenze e il sangue viene raccolto. È anche usanza per chi uccide il maiale, segnarsi, pronunciare una piccola preghiera o una frase che sostanzialmente ha lo scopo di chiedere perdono all’animale la cui vita viene sacrificata per sostenere i consumi alimentari di tutta la famiglia. La cultura contadina ha sempre rispettato gli animali, anche quando li uccideva per nutrirsene. Il video mostra, invece, una crudele spettacolarizzazione della morte, sia pure di un povero maiale. Posso dire che non m piace e penso che sarebbe stato molto più onesto chiamare questa cosa col suo vero nome, una maialata e magari facendola fare a macellai più esperti ?

Il diritto all’amore

L'amore non  conosce limiti

Cominciò tre secoli fa il cammino lungo e faticoso dei diritti e della tolleranza. Gli illuministi (e prima ancora gli esponenti della rivoluzione scientifica del ’600) raccolsero i resti e le rovine lasciate da quasi duecento anni di persecuzioni e guerre di religione e dissero: adesso basta !!! L’uomo ha diritto ad adorare Dio come vuole, pensarla come vuole e a comportarsi di conseguenza, purché rispetti la legge, la legge che nasce dal diritto naturale e dalla volontà dei popoli. Ci sono volute rivoluzioni, guerre e tanta violenza ma la libertà è oggi un valore riconosciuto. Solo pochi osano negarlo: i nostalgici di un mondo perduto che vedono nella riedizione di un Islam medievale la possibilità di trovare un senso alla loro esistenza e resistenza ad un modo occidentale che comunque li ha già ingoiati. O i loro omologhi occidentali che, con diverse gradazioni pensano alla riedizione di improbabili crociate ed all’innalzamento di nuovi muri. Entrambi sono destinati alla sconfitta perché credono di bloccare un presente ed un futuro che è già dentro di loro. Chi oggi in Italia crede che sia possibile bloccare il riconoscimento del diritto all’amore assomiglia a quel folle che credeva di potere riportare indietro il tempo semplicemente spostando le lancette dell’orologio. Ma il tempo, al di fuori di casa sua, continuava a scorrere come prima.

Moralismo gene dei fascismi

Hitler e Mussolini

Durante la fase che li portò alla conquista del potere fascismo e nazismo condussero una vigorosa polemica populista contro la vera o presunta immoralità delle classi dirigenti liberali, democratiche e socialiste che avevano governato Italia e Germania fino ad allora. Tutto, crisi economica, povertà, persino la sconfitta militare nella Grande Guerra (nel caso della Germania) o la vittoria mutilata (nel caso dell’Italia) veniva ricondotta alla incapacità e ala corruzione della “vecchia” politica e dei suoi esponenti, magari personalità che, con tutti i loro limiti e difetti, erano comunque riusciti a realizzare importanti risultati e a risolvere importanti problemi. Singoli casi di corruzione venivano assunti come paradigmatici del marciume di un intero sistema. Il Mussolini che minacciava di fare del Parlamento (l’aula sorda e grigia) un bivacco di manipoli riuscì poi ad abolirlo del tutto, imitato poi da Adolf Hitler. Insomma i due riuscirono a convincere i loro popoli che ad essere corrotti non erano solo alcuni politici ma l’intero sistema democratico. Ecco perché rabbrividisco quando la sacrosanta esigenza di riportare la politica ad una dimensione etica viene troppo spesso tradotta, anche nei nostri disgraziati tempi, in puro moralismo. Perché il moralismo è il contrario dell’etica, ed è praticato prevalentemente da mascalzoni opportunisti (Montanelli docet). E il moralismo opportunista è uno dei geni più fecondi dei fascismi.

Il valore dell’Europa di pace che i nostri padri hanno costruito

Bruxelles 14

Pubblico solo ora (non lo avevo fatto per rispetto del mio alunno Matteo Barone morto proprio mentre ero lì) le foto della mia esperienza a Bruxelles presso le sedi della UE. Le pubblico perché bisogna ricordare a tutti, in questo momento così difficile, il valore di quanto siamo riusciti a costruire in questi 70 anni di pace in Europa. Per i nostri figli che oggi vivono in questo continente come fratelli e che nessun terrorismo riuscirà a spaventare. Continua a leggere

Commenti
    Archivio